Quest'ultimo brano è stato inoltre il primo singolo dell'album ed è stato pubblicato il 23 marzo 2015 attraverso un lyric video diretto da Tom Kirk. In queste date i Muse hanno portato al debutto i brani Psycho (già reso disponibile dal gruppo attraverso un lyric video pubblicato il 12 marzo), Reapers e Dead Inside. Promozione ĭrones è stato promosso da un primo tour promozionale, denominato Psycho UK Tour, svoltosi esclusivamente nel Regno Unito dal 15 al 23 marzo 2015. I brani e Defector contengono inoltre un campionamento dal discorso The President and the Press tenuto da John Fitzgerald Kennedy. I testi e le musiche dell'album sono stati curati da Bellamy, ad eccezione della sezione di The Globalist che va da 6:45 a 9:45 (che trae ispirazione da Enigma Variations: Nimrod di Edward Elgar) e di Drones, che trae ispirazione dal santo della Missa papae Marcelli entrambe le musiche sono state riarrangiate da Bellamy. Alla fine si hanno i fantasmi dei morti sconosciuti uccisi dai robot che non vedranno mai la giustizia e noi non vedremo mai chi sono». I due brani conclusivi, The Globalist e l'omonimo Drones, secondo le dichiarazioni del frontman, narrano più o meno «la stessa storia ma con un finale negativo. All'interno dell'album è presente una storia (descritta da Dead Inside fino ad Aftermath) che ruota attorno a una persona che perde la propria fede e la propria sicurezza, divenendo facilmente manipolabile da alcune forze oscure, fino a quando comprende di non voler essere più usato e, ribellandosi, inizia a ritrovare fiducia nell'amore e nell'umanità. Secondo quanto spiegato da Bellamy, Drones è un concept album incentrato sulla progressiva disumanizzazione del mondo, rappresentata in maniera simbolica dal sopravvento dei droni.
Questo album analizza il viaggio di un essere umano, dalla sua perdita di speranza e dal senso di abbandono, al suo indottrinamento dal sistema per divenire un drone umano, fino all'eventuale defezione da parte dei loro oppressori.» Il mondo è dominato da droni che utilizzano altri droni per trasformarci tutti in droni. «Per me, i droni sono metaforicamente psicopatici che permettono comportamenti psicopatici senza possibilità di appello. Matthew Bellamy, autore e compositore dell'intero album Il 1º aprile, il produttore Rich Costey, il quale ha curato la fase di missaggio dell'album, ha rivelato il completamento dell'album attraverso Instagram. In un'intervista di tre mesi più tardi, Bellamy e il batterista Dominic Howard hanno rivelato che l'album sarebbe potuto uscire a inizio 2015 o a fine 2015 proprio a inizio 2015, i Muse, attraverso un video pubblicato su Instagram, hanno rivelato il titolo dell'album, annunciandolo in via ufficiale l'11 marzo dello stesso anno. Il 20 settembre 2014, attraverso il social network Twitter, il frontman dei Muse ha spiegato che le iniziali tematiche dell'album, che includono ecologia profonda, divario di empatia e terza guerra mondiale, si sarebbero unificate in un'unica grande tematica, aggiungendo inoltre che nel disco esso sarebbe stato presente un seguito del brano Citizen Erased, tratto dal secondo album Origin of Symmetry.
Sarà un disco in qualche modo più grezzo, di certo più rock.» Sento che per il prossimo disco torneremo verso una musica "suonata", torneremo ad usare i nostri soliti strumenti, ossia chitarra, basso e batteria. «Negli ultimi due dischi ci siamo allontanati un po' da quelli che sono i nostri veri strumenti, concentrandoci su sintetizzatori, batterie elettroniche, effetti vari e via di questo passo. Nel corso di un'intervista a fine 2013, Bellamy ha fornito alcuni dettagli su come si sarebbe sviluppato il settimo album in studio, previsto inizialmente entro il 2014: Il 2 dicembre 2013 il gruppo ha pubblicato l'album dal vivo e film Live at Rome Olympic Stadium: il frontman Matthew Bellamy ha spiegato che i Muse volevano questo album dal vivo per «catturare alcuni degli estremi di quanto abbiamo svolto in quanto vogliamo andare verso una differente direzione in futuro». Nei precedenti album The Resistance (2009) e The 2nd Law (2012), i Muse hanno avuto modo di sperimentare le proprie sonorità aggiungendo influenze orchestrali ed elettroniche.